Vite Parallele Alcibiade e Clodio

Vite Parallele Alcibiade e Clodio

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Categoria: Storia, Tutti

Storia, Tutti

COLLANA: Scrittori per passione
PAGINE 124
COPERTINA PLASTIFICATA – FORMATO 15 X 21 – € 12,00
anno 2015
AUTORE: Giovanni Cipollone
Nata a Trapani
ISBN 978-88-98706-05-1

 

Prefazione

Come è noto, le “Vite parallele” di Plutarco contengono le biografie di uomini insigni greci e romani. Essi sono accoppiati a due a due, secondo categorie, confrontando valore e virtù, vizi e cattive azioni.

L’opera di Plutarco inizia con il confronto tra Teseo e Romolo, personaggi all’inizio della storia, “generati da stirpe divina” e fondatori, il primo di Atene e il secondo di Roma. Le coppie sono ventitrè, mentre quattro personaggi sono indipendenti (Arato, Artaserse, Ottone e Galba).

In tutto, si tratta di cinquanta personaggi.

Tra i personaggi, alcune scelte sono felici ma non tutti i paragoni appaiono calzanti, anche per il motivo che Plutarco si era prefisso di mettere in risalto soprattutto gli aspetti moralistici, piuttosto che quelli storici.

I paragoni tra i due singoli personaggi, alle volte appaiono forzati in quanto basati su qualità secondarie e non su elementi di peculiare rilevanza.

Nel caso di Alcibiade, che viene accoppiato alla figura di Coriolano, si tratta di due personaggi legati dal comune ardimento e valore militare ma che le vicende personali o politiche hanno costretto ad agire contro la loro patria o le istituzioni. Uno studio approfondito dei personaggi, e, in special modo, dei comportamenti nelle varie e complesse vicende della loro vita avventurosa, induce a considerare altri termini di paragone.

Alcibiade potrebbe essere quindi abbinato a Publio Clodio, noto tribuno della plebe.

Manuele Crisolora, un grande umanista studioso di Plutarco vissuto a Firenze alla fine del XIV secolo, sosteneva che «l’opera di Plutarco costituisce la migliore prova della intima unione che affratellò un tempo i due popoli, quello greco e quello romano».

Fra l’altro, Alcibiade e Clodio, di nobile lignaggio, possono considerarsi nello splendore della loro bellezza, i più gaudenti e invidiati tra gli uomini, amanti della “dolce vita” e del piacere, certamente circondati dall’ammirazione del gentil sesso. Il loro abbinamento costituisce la finalità del presente studio, valutando gli aspetti connotativi e nel riunire e confrontare frammenti della loro straordinaria vita.


Aldo Primerano Editore

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